Quarantenni denunciano: noi altri senza lavoro ne reddito

attualità,italiaSecondo l’articolo 4 della Costituzione italiana la Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società. In realtà in Italia non è così. Per anni abbiamo visto di tutto. Parentopoli, requisiti e leggi-normative create ad-personam, corruzione per avere un posto di lavoro, discriminazioni, clientelismo, concorsi truffa, raggiri, abusi, menefreghismo e chi più ne ha più ne metta. E’ ciò che ci denunciano dei quarantenni italiani senza lavoro ne un reddito vittime dei disastri politici e di un sistema sgangherato. Lo abbiamo riscontrato da tutte le Istituzioni italiane che avevano ed hanno, invece, il compito sublime di promuovere ed incentivare normalmente, sia, l’aiuto economico ovvero il lavoro. Precisano: Regioni, Province, Comuni, Università,  pubbliche amministrazioni in generale, Aziende pubbliche e private. Ogni giovane di cittadinanza italiana o meno giovane – affermano –  che sia non/diplomato, diplomato o laureato ha il diritto, in attesa di occupazione, ad avere un sussidio mensile riconosciuto a prescindere da età, residenza, sesso, religione e quant’altro requisito. Dovrebbe essere invitato ad un normale percorso formativo e di sicura e stabile assunzione secondo le proprie scelte. Dovrebbe essere incentivato economicamente, poiché senza reddito, a prescindere dalla propria condizione famigliare per di più se essa risulta aggravata o debole. Oggi chi è senza lavoro e sta a casa con la propria famiglia o meno, perché, ha dovuto subire i disastri di un governo colpevole di tutte le tragedie possibili e che ricade in una fascia di età che và dai 30 ai 45 o 50 anni e più, e non ha mai lavorato, per di più alcuni sono laureati, è abbandonato dalle Istituzioni ed è destinato a morire perché, lo Stato, consapevole dei propri scempi e dei delitti Istituzionali che ha compiuto e sta compiendo, tutela, altri. Per noi che abbiamo oltrepassato questa età, che abbiamo sempre ricercato il lavoro e non siamo mai stati inseriti in un contesto lavorativo non ci sarà nulla ancor meno una pensione dignitosa. Affermazioni e realtà durissime quelle di questi lettori che continuano dicendo: l’Istat, l’ente che doveva essere preposto a dare notizia e calcolo di noi che ricadiamo in questa sfera ha, per anni, omesso divulgazione per evitare scandali perché l’Istituto è strumentalizzato politicamente. Domandano alle Istituzioni: “…noi che non abbiamo mai lavorato cosa dobbiamo fare?…”.

Quarantenni denunciano: noi altri senza lavoro ne redditoultima modifica: 2012-02-29T08:00:00+01:00da patrizio-indoni
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