Roba da matti, l’Italia è impazzita! Lo stenografo del Senato come il Re di Spagna
Busta paga da 290 mila euro. Ci prendono per i fondelli. Il gioco è sempre quello: citare solo l’«indennità». Senza i rimborsi, le diarie, le voci e i benefit aggiuntivi. Con i quali il «netto» in busta paga quasi quasi triplica. Può un senatore guadagnare la metà del suo barbiere di Palazzo Madama, come lamentano quei parlamentari che per ribattere … Continua a leggere