Roma, politici scandalo e vergogne Rai

Non bastavano i 31.000 euro al mese che si becca di pensioni sia da professore Universitario che da parlamentare. Ora anche la trasmissione alla Rai, ma quanto lo pagano? Quanto ci costa? Quanto intendiamo sopportare ancora? E’ quello che denunciano diversi cittadini indignati da questo politico e dalla Rai. I lamenti su facebook sono all’ordine del giorno. Ebbene sì, Giuliano Amato, presidente dell’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, due volte presidente del Consiglio, sei volte ministro, sarà il conduttore di “Lezioni dalla crisi”, un nuovo programma di Rai Educational. Non capiamo il perchè gli autori della crisi debbano poi fare i professori a programmi della Rai o altri ancora. Se poi dobbiamo anche dar retta alle recenti interviste scandalo, per quanto ridicole, della stessa Rai al direttore generale Lorenza Lei che dichiara: “…dobbiamo abituarci ai cambiamenti…” allora è finita – oltre a sopportare Lei, dobbiamo sopportare interviste di tutti i giorni ai soliti politici, al sindacalista Raffaele Bonanni e Susanna Camusso che dicono sempre le stesse cose – così ci scrivono vergognati da questa Rai – Si chiedono, con l’occasione, come certe persone possano diventare direttori generali della Rai. In effetti, ricordano il passato di una inedita Lorenza Lei, che, riemerge grazie a youtube, quando aveva 20 anni né pensava né sognava di diventare direttore generale della Rai. In uno spezzone di un film del 1980 dal titolo: “Si salvi chi vuole”, regista Roberto Faenza, uno dei teorici di estrema sinistra, autori Carlo Rossella (consigliere comunale a Pavia per il Pci) e Antonio Padellaro (intimo delle notti del “bunga bunga”), Lorenza Lei, interpretava la parte di una maestrina timida e repressa alle prese con una scolaresca ribelle. A un certo punto, lo studente più grande della classe, interrogato alla lavagna, si cala i pantaloni e lo sguardo della maestra non può allontanarsi dal gonfiore delle mutandine del ragazzo. Il resto della classe se ne accorge ed esplode in una risata. Ci vergognamo di questi politici e di questa Rai.