Cagliari, l’avvocato d’ufficio Salvatore Casula

Caso giudiziario. Mi presentavo al tribunale di Cagliari per l’udienza che mi vedeva ingiustamente imputato per un capo d’accusa falso in “concorso in tentato omicidio” elaborato dal pm Giangiacomo Pilia titolare del falso tentato omicidio denunciato, dopo 4 anni dal fatto accaduto il 20 maggio 2006 istruiva tale reato. Non il giorno stesso o poco dopo, dopo 4 anni! Presentavo la rinuncia al mandato dell’ex legale di fiducia avvocato Barbara Da Ronch. Chiedevo un legale d’ufficio con termine alla difesa. Veniva, quindi, nominato il legale d’ufficio Salvatore Casula il quale, al termine dell’udienza, e di reciproco accordo mi propose, di firmargli il mandato e che mi avrebbe preso il fascicolo. Dopo qualche giorno, mi recavo presso lo studio del legale d’ufficio Salvatore Casula, il quale, cambiò totalmente versione rinunciando all’incarico ovvero non concordava la linea difensiva, la quale, si basava (anche per sua paradossale ammissione) su una evidentissima ordita congiura, ossia la linea che gli chiedevo, con prove documentali ed evidenti dimostrazioni di lunga durata. Non forniva nemmeno un’altra eventuale linea difensiva richiesta. Il legale d’ufficio Salvatore Casula aveva l’obbligo di difendere gli interessi della parte assistita e concordare la difesa nel miglior modo possibile in virtù della nomina e nell’osservanza della legge e dei principi deontologici. Tale avvocato ha compiuto consapevolmente atti, in questo caso, contrari all’interesse del proprio assistito. Lui stesso aveva riferito: “…guardi che io non sono come altri legali che impongono al cliente di fare quello che dico io…” asserendo che lui era stato nominato dal tribunale mentre ero io che in udienza ho espressamente chiesto un legale d’ufficio. L’avvocato Salvatore Casula doveva esercitare la sua attività anche nel rispetto dei doveri che la sua funzione gli imponeva per la salvaguardia dei diritti dell’uomo. Doveva rispettare il dovere di indipendenza ossia nell’esercizio dell’attività professionale l’avvocato Salvatore Casula aveva il dovere di conservare la propria indipendenza e difendere la propria libertà da pressioni o condizionamenti esterni, anche, su riferiti suoi conflitti di interesse verso la magistratura Cagliaritana. Non doveva tener conto di interessi riguardanti la propria sfera personale. Così facendo, arrecava all’incombente un danno ovvero perpetuava la mancanza di difesa d’ufficio ossia instaurava il “vuoto difensivo”, nonostante ci sia stato il termine alla difesa richiesto da me imputato, la quale difesa d’ufficio, è obbligatoria, tentava così di arrecare alla controparte l’indebito vantaggio legale su un processo, seppur falso, di rilevante gravità giudiziaria. Arrecava anche un eventuale negligente compimento di atti inerenti l’eventuale mandato quando ciò derivava da inescusabile e rilevante trascuratezza degli interessi della parte assistita. Il difensore d’ufficio Salvatore Casula doveva assolvere l’incarico con diligenza e sollecitudine e doveva darne tempestiva e motivata comunicazione all’autorità procedente, ovvero, incaricare della difesa un collega, il quale, ove accettasse, è responsabile dell’adempimento dell’incarico. Aveva, quindi, l’obbligo di presenziare all’incombente per il quale è stato individuato. Tale legale ha dimostrato sia come avvocato iscritto nelle liste, che come uomo, di non valere nulla.

Cagliari, l’avvocato d’ufficio Salvatore Casulaultima modifica: 2013-02-17T13:30:00+01:00da patrizio-indoni
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