L’eredità lasciata alla città di Cagliari dal centrosinistra della giunta Zedda è pesante: otto anni di politica basata sul niente o meglio su cazzate, nessuna politica attiva per il lavoro per i disoccupati di ogni fascia di età, come il sottoscritto, residenti o meglio nessun lavoro per chi non ha “santi in paradiso”. Un’economia stagnante, una città bloccata nel tempo che trascorre senza che nulla cambia in positivo, una città messa in ginocchio dalla lentezza, dalla povertà, dall’abbandono, dagli stenti, dall’indifferenza e dall’incompetenza politica. Una città peggiorata su ogni fronte, tornata indietro nel tempo, senza crescita, che non può sicuramente competere con altre città italiane, una realtà contraria a quello che raccontano i media locali strumentalizzati politicamente che per anni hanno dato importanza alle banalità dipingendo una realtà inverosimile. Si spera che alle prossime elezioni del sindaco di Cagliari, i cagliaritani si sveglino dal torpore che sono avvolti, e si rendano conto di evitare di votare ancora il centrosinistra perchè, oltre agli otto anni persi con la Giunta Zedda, si arriverebbe ad un punto di “non ritorno”.