Le balle di Matteo Renzi

renziSe domani cadesse il governo Letta… o passi da un consenso popolare, o non sei credibile”. Era il 18 aprile 2013. A parlare, ai microfoni di “Bersaglio mobile”, Matteo Renzi. Nominato presidente del consiglio da Napolitano a febbraio 2014, senza passare dal voto. È solo una delle numerose balle annunciate a colpi di tweet, e puntualmente sconfessate dai fatti. Come, ad esempio, “l’abolizione del senato”, data in pasto agli elettori in campagna elettorale. Oggi conosciamo la verità: nessuno lo abolirà. I Ladri Costituenti lo stanno rubando ai cittadini e cucendo addosso alla casta. Questo video ci aiuta a ricordare le sue perle di saggezza… imperdibile: http://goo.gl/duyP9B

Le balle di Matteo Renziultima modifica: 2014-08-05T12:35:46+02:00da patrizio-indoni
Reposta per primo quest’articolo

6 pensieri su “Le balle di Matteo Renzi

  1. Allora…non voglio difendere Renzi…ma questo è un concetto che molti non riescono a recepire, ed è per forza così, visto che vedo ribadito il concetto in moltissimi forum, blog etc. Renzi è stato cooptato in pratica, ovvero, senza elezione diretta, ha acceduto alla carica di primo ministro, su decisione di un Parlamento precedentemente votato dagli Italiani, e questa pratica è prevista dalla Costituzione. Dopo questo…Renzi ha fatto campagna elettorale praticamente per un triennio, a mia memoria, da quando era sindaco di Firenze e continua a farla. A mio parere, ha un bravissimo addetto stampa, però può anche darsi il contrario. Tralasciando comunque pareri personali od analisi logiche da tribuna elettorale, vorrei ribadire con forza che un paese democratico non prevede azioni di modiche così strutturali di leggi fondamentali (che i più nemmeno conoscono) come la Costituzione senza che vi sia l’approvazione di una larga fetta di maggioranza del parlamento riunito e che sicuramente non richiede un biennio per l’approvazione della suddetta modifica, solo una larghissima maggioranza. Ora, oramai il Parlamento italiano è una sorta di teatrino dove ci sono attori protagonisti, controfigure,etc..che non parla il politichese, bensì parlano un linguaggio astruso, tuttavia anche se questi sono i fatti, od almeno come il mio cervello li analizza, c’è da considerare che una democrazia, appunto, non si può basare su un solo uomo. Ora, volete che un ministro esegua pedissequamente tutte le promesse che effettua in campagna elettorale?? Si, se lo volete, dovete richiedere l’elezione diretta del capo dello stato, abolire la figura di guardasigilli e di presidente della Repubblica, demandare molte delle funzioni in capo a quest’ultimo al Primo Ministro che voi avete scelto direttamente, il quale dovrà racchiudere nella sua figura politica funzioni che oggi sono ripartite in diversi settori del ns. paese. Ovvero, parte del potere legislativo, parte del potere esecutivo, con un sistema di controllo, certamente meno dispersivo e più concreto allo scopo che dovrebbe realizzare. Ovviamente per fare questo il primo ministro, dovrebbe avere una preferenza pressoché assoluta da parte di ogni settore della società e quindi dovreste trovare un uomo od una donna disponibile ad assumersi tale onere, e di cui il popolo italiano ha estrema ed assoluta fiducia…perché così facendo si corre il rischio di trovarsi al comando un potere simil dittatoriale, ed è comunque un rischio…perché come la storia insegna (così il ns. caro e buon Principe del Macchiavelli) e così come diceva Andreotti, è vero che il potere logora chi non lo possiede, ma è anche vero che Robespierre è stato ghigliottinato come i reali di francia, dopo che lo stesso li aveva deposti con l’appoggio del popolo francese e di coloro che non volevano la monarchia. Se non si vuole correre questo rischio è semplicemente necessario, convivere con la dicotomia tipica della società moderna e della democrazia, evitando di attaccare uomini o donne, che hanno la responsabilità di governare il paese, perché anche se di buona volontà, non sempre si può riuscire a cambiare un paese da soli.

  2. Non credo che sia utile e/o necessaria l’abolizione del Senato. L’italia è un paese ahimè isterico ed una doppia lettura serve a decanatre gli argomenti e le fazioni!!!
    Sarebbe sicuramente più semplice una riduzione del numero dei Senatori e Deputati, ma sicuramente PIU’ utile al paese una riforma dei COMUNI non potendo più permetterci di pagare una miriade di sindaci, vicesindaci giunte e consigli comunali, VERA CASTA POLITICA per Paesini di 300 abitanti!!!!!!!!!!!!!!!!
    Perchè il Presidente del Consiglio non affronta questo problema??????
    Avremmo veramente un risparmio immediato consorziando i Comuni fino ad almeno 10000 abitanti!!!!!!!!!!!!!!!

  3. CLASSICO PAGLIACCIO COMUNISTA ,SOLO PAROLE E ILLUSIONI DATE IN PASTO AI POVERI CREDULONI ( CIOE’ NOI CITTADINI) SPERIAMO CHE QUESTA PAGLIACCIATA FINISCA PRESTO SIAMO STANCHI DI ESSERE PRESI IN GIRO !!!!!!

  4. Quando si interpreta la COSTITUZIONE ITALIANA, lo si fa in modo scolastico, come lo si fa per la BIBBIA fatta da alcuni credenti. La nostra COSTITUZIONE è la più “ROBUSTA” delle COSTITUZIONI nel MONDO, copiare i modelli stranieri è già una incapacità di chi non sa interpretare la COSTITUZIONE e la mozza della sua robustezza. Quali QUALITA’ partecipano ad irrobustire la NOSTRA COSTITUZIONE?
    1° La cultura ereditata del periodo classico, a partire da quello GRECO/ROMANO.
    2° L’etica dalle radici cristiane, ispirate e moderate sull’ontologia madre di tutte le MORALI.
    3° Il disastro di una GUERRA che ha fatto più vittime fra la povera gente che nei salotti dei PALAZZI del POTERE.
    Mi fermerei qui per dire che un’analisi scolastica si basa e si riferisce nel giudizio alla logica, come quanti politici che lasciano fare evincere dalla lettura della COSTITUZIONE. Mentre il rispetto per gli altri, la solidarietà, la libertà di fermarsi in atti che possono nuocere anche a se stessi, non sono logici, sono spesso privi di esperienza, sono articolati e si strutturano sui “VALORI” della CONVIVENZA LEGALIZZATA, PARTECIPATA”. Qualcuno crede che l’uomo comune non possa avere la percezione del “BENE” che ha motivato parte delle TRE Qualità ESPOSTE sopra. Come giustificare la GUERRA per prevenire o per conservare quanto non appartiene al singolo ma alla COMUNITA prima, all’universalità di cui l’uomo fa parte, dopo. Poiché FIRENZE è stata, anche, la terra della cultura che ha saputo mantenersi “GIOVANE” riuscendo ad essere attrazione dell’umanità proveniente da ogni parte del “MONDO”; in politica vorrei ricordare Angelo La PERA originario di POZZALLO terra di sbarchi in SICILIA, che ha saputo meritarsi rispetto ed onore facendo il SINDACO di FIRENZE negli anni più difficili in cui bisognava mostrare fatti e non PAROLE, non dimentichiamo il sostegno del geniale ENRICO MATTEI. RENZI con le sue radici toscane, potrebbe CAMBIARE l’ITALIA ma quella del logicismo, non quella che si rifà ad un passato ricco di valori etici, morali, con struttura ontologica che strutturano la CONVIVENZA LEGALIZZATA e PARTECIPATA” Talin

I commenti sono chiusi.