L’Università in linea con le prese in giro

017.JPGDopo aver preso contatti con Cesare Andrea Papazzoni dell’Università di Modena ed essermi proposto a Francesca Bosellini del Dipartimento di Scienze della Terra di stessa Università sulla tesi di dottorato da loro proposta con il titolo: “Nummulites banks in the Tethis Paleogene”, inizialmente, sostennero difficoltà di borse di studio a tal punto che venne suggerito di chiederle a chi di dovere ma poi dissero che ciò non importava poiché i fondi erano autonomi. L’Università di Modena era consorziata con l’Università La Sapienza. Dopo alcuni colloqui instaurati con Cesare Papazzoni ed aver inviato la tesi di laurea da lui gradita come tipologia di studi, indirizzava all’Ateneo romano di provenienza, specificandomi l’approccio dello studio specialistico. Proposi una linea di ricerca per questa tipologia di studio in ambito regionale sardo sul monte Cardiga. Dopo aver concordato la ricerca e dopo diversi tentativi lo stesso Cesare Papazzoni suggeriva una co-tutela ovvero l’affiancamento con un altro professore presso il Dipartimento di Scienze della Terra della Sapienza proponendomi di interpellare Johannes Pignatti. Nonostante diverse dispute con quest’ultimo vertenti il dottorato XXIII° ciclo scandalo ed il successivo esame di Stato, Johannes Pignatti accettava la ricerca assieme a Cesare Papazzoni. In questa occasione mi venne proposto di lasciar perdere l’esame di Stato per concentrarmi sul dottorato. Fin dall’inizio, Cesare Papazzoni espresse difficoltà per l’ottenimento della borsa di studio ma poi riferì: “…comunque i soldi si trovano non è un problema…il problema è l’argomento di tesi…”. Cesare Papazzoni indirizzava, quindi, la ricerca ad un professore al Dipartimento di Scienze della Terra della Sapienza dicendo di “lasciare le porte aperte” al suddetto Dipartimento. Dopo aver inviato il tema di ricerca concordato e dopo alcuni colloqui, Johannes Pignatti sostenne che avrebbe parlato con Papazzoni. L’argomento, perciò, si discusse e fù accettato a tal punto che proprio Johannes Pignatti suggeriva di introdurre anche uno studio stratigrafico dicendo che Cesare Papazzoni era, per l’appunto, uno specialista di studi sui nummuliti. Dopo aver inviato una bozza scritta del tema di ricerca e dopo alcune settimane di silenzio Cesare Andrea Papazzoni, nonostante l’interesse dimostrato, cambiò di punto in bianco come si suol dire “bandiera”, propinando addirittura variazioni sulle aree geografiche di studio. Mentre lui stesso aveva suggerito per comodità economica la Sardegna affermando che Modena era per l’appunto cara. Sostenne mancanza di denari per la borsa suggerendo di non trascurare altre possibilità in altri Atenei seppur sapesse di impossibile fattibilità. Ha praticamente capovolto l’oggetto della tematica di studio affermando addirittura che al monte Cardiga non erano esistenti le tematiche fossili accettate in precedenza da lui stesso. Gli veniva, invece, mostrata la letteratura scientifica su studi in argomento. Improvvisamente, Cesare Papazzoni disse che era pur vero che al monte Cardiga erano presenti tali micro-fossili ma non c’erano i “banchi”. Anche Johannes Pignatti ribaltò gli studi richiesti affermando specializzazioni invertite di pertinenza di Cesare Papazzoni. Cioè l’aspetto stratigrafico lo potevo fare con Papazzoni quello biologico con lui ma Pignatti si lamentò, in un secondo momento, di aver invaso il suo “orto”. Chiesi spiegazioni a Caesare Papazzoni ma, guarda caso, non si faceva trovare ribaltando poi la discussione affermando telefonate incessanti al centralino in realtà pochi colloqui con lui visto che si negava. In conclusione, anche Johannes Pignatti ribaltava le questioni sul dottorato e l’esame di Stato cioè se volevo fare il dottorato dovevo anche aver conseguito l’esame di Stato.

L’Università in linea con le prese in giroultima modifica: 2012-06-27T12:58:15+02:00da patrizio-indoni
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