Caso giudiziario: “…SE NON CANCELLI I BLOG TI MANDIAMO AL CENTRO IPPOCRATE DI UTA…”

giudicepazzo-300x243-150x150.pngSono proprio queste frasi a minaccia riferite a mio padre in detenzione domiciliare dette il giorno in cui si presentava al Tribunale di Sorveglianza con l’avvocato Marcello Chessa perchè avevano detto “…lo vogliamo vedere…” a seguito di cure mediche in corso. Erano alcuni giudici della commissione del Tribunale di Sorveglianza, i quali, uno romano e a seguito uno siciliano di nome Carlo Renoldi (uno più ignorante, arrogante e cafone dell’altro) i quali sventolavano una ennesima compiacente denuncia per diffamazione dicendo con strafottenza: “…noi non conosciamo il caso ma questa ce l’ha la Procura di Cagliari…”. Mio padre ha detto: “…è falsa…”. Oltre l’umiliazione della condizione in cui si trova e della eclatante tragedia giudiziaria subita in 21 anni, Maresciallo scelto dell’Aeronautica in pensione, una persona anziana di 75 anni, subiva l’ennesimo approfittarsi di giudici, per giunta, ignoranti o facenti finta, i quali consci di avere in mano una ennesima sentenza di compiacente condanna abuso, come arma, imponevano di andare a curarsi al Centro Ippocrate di Uta a 10 chilometri da Cagliari nonostante mio padre era ed è in cura a Cagliari giusto per creare disagi a ripicca. Se un giudice non conosce il caso, forse è meglio che si stia zitto e si documenti prima di erigersi come un ignorante strafottente per dire stronzate.

Caso giudiziario: “…SE NON CANCELLI I BLOG TI MANDIAMO AL CENTRO IPPOCRATE DI UTA…”ultima modifica: 2013-09-17T12:40:00+02:00da patrizio-indoni
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