Storie di malagiustizia cagliaritana

tribunale-cagliariIl 20 maggio 2006 mio padre Maresciallo scelto dell’Aeronautica militare di 75 anni in pensione subisce una lite condominiale e lesioni reciproche con un ex-condominio di Cagliari Francesco Floris. Tramite l’aiuto di un conoscente un certo maresciallo dei Carabinieri Antonio Cappellu elaborano un terrificante fascicolo di accuse false contro mio padre e sottoscritto. Dopo 21 giorni il pm del tribunale di Cagliari Giangiacomo Pilia e il gip Giovanni Lavena tramutano con l’abuso un reato di lesioni in tentato omicidio. Mio padre viene arrestato il 9 giugno 2006 sbattuto in carcere per 5 giorni e minacciato di calunnia dal gip Giovanni Lavena per aver detto la verità ossia che è stato provocato e anch’esso aggredito da Francesco Floris. Io e mio padre denunciamo i giudici di Cagliari alla Procura di Roma, alla Procura Generale della Corte di Cassazione, al Ministero di Giustizia e al CSM. Il pm Caterina Caputo del tribunale di Roma apre un modello 45 per fatti non costituenti reato poi altri magistrati della procura di Roma accertano i reati come parte offesa per abusi d’ufficio. Il gip Giovanni Lavena viene sospeso dal suo ruolo per 4 anni. Si và al processo di 1°, 2° e terzo grado di giudizio con processi allucinanti dove viene palesemente favorita la controparte. Denunciamo in sequenza, i giudici, il processo e le sentenze che per ritorsioni varie mio padre perde sistematicamente. Intanto la procura di Roma addetta alla punizione penale del magistrati di Cagliari archivia ingiustamente le nostre querele come parte offesa e anche gli enti addetti alla punizione disciplinare favoriscono la casta magistrati. Mio padre viene ingiustamente condannato con il falso dalla Cassazione a 6 anni e 6 mesi di carcere tutt’oggi agli arresti domiciliari per scontare 5 anni dopo calvari, arresti domiciliari vari fuori dal Comune di Cagliari e ultimamente dopo un tentativo di suicidio nel carcere di Buoncammino (documentato). Veniamo derubati di 37 mila euro con la frode processuale. A seguito di nostre denunce al Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri di Roma il maresciallo Antonio Cappellu viene trasferito dal Comando provinciale di via Nuoro in Cagliari al Comando di Dolianova fuori Cagliari. In precedenza era già stato trasferito al tribunale dei minori di Cagliari dove ha continuato ad occuparsi con l’abuso d’ufficio di me e mio padre tramite corruzione accertata con la controparte ovvero i Floris. La controparte ha elaborato per circa 20 anni un centinaio di querele e denunce false con l’aiuto di questo maresciallo Antonio Cappellu (ammesse da lui stesso) sia contro mio padre che contro il sottoscritto per aver scoperto delle truffe condominiali e abusi vari. Tramite conoscenze con alcuni giudici di Cagliari la controparte ritenuta abbiente (Francesco Floris, la moglie Isabella Garau, il maresciallo Antonio Cappellu e un loro fratello avvocato Efisio Floris) riesce, con testimonianze false, a vincere i processi affetti da corruzione e abusi d’ufficio. Abbiamo incaricato diversi legali di fiducia i quali sono sempre stati passivi e troppo accondiscendenti verso la controparte e magistrati serviti solamente per prendere soldi. In tutti questi anni mio padre ha speso circa 70 mila euro tra spese legali e truffe giudiziarie e non ha mai avuto un risarcimento economico. La controparte non è mai stata denunciata da nessun nostro legale né quantomeno rinviata a giudizio nonostante nostre denunce con reati appurati ma sistematicamente archiviati (circa 50) dalla procura di Cagliari. Dopo 4 anni mi viene istruito un processo per concorso in tentato omicidio dallo stesso pm Giangiacomo Pilia incredibilmente falso unito a quello di mio padre per aver operato (secondo loro) in concorso morale. Non ho messo le mani addosso a nessuno né proferito frasi che accertassero il reato che mi viene contestato e risalente allo stesso 20 maggio 2006. Condannato senza prove oggettive dal giudice Fiorella Pilato. Denuncio i magistrati e vengo condannato a 5 anni al primo grado e 4 anni e 8 mesi al secondo grado sempre da giudici denunciati, i quali, si sono vendicati condannandomi con la frode processuale senza aver fatto nulla. Sono stati per anni informati i seguenti ministri di giustizia: Roberto Castelli, Luigi Scotti, Angelino Alfano e Paola Severino. L’attuale ministro di giustizia Annamaria Cancellieri è stata informata tramite gli uffici del Ministero della Giustizia ma nulla ha fatto. Abbiamo chiesto la revisione del processo di tentato omicidio e avere un risarcimento economico sui gravissimi danni subiti.

Storie di malagiustizia cagliaritanaultima modifica: 2014-02-03T14:00:26+01:00da patrizio-indoni
Reposta per primo quest’articolo