I “numeri” del governo del Colle

Altro che tecnici…veri e propri fenomeni da baraccone i componenti di quel governo che il signor Napolitano ha imposto a tutto il paese!. Le responsabilità di cui si sentono, senza alcun titolo, investiti avranno causato quel corto circuito tra dichiarazioni ed atti compiuti che fanno di ogni loro intervista un vero cult dell’assurdo e del comico. Dal tunnel con barlume, al lavoro che non è un diritto, alla continua enunciazione di provvedimenti di una crescita che non si intravede neanche oltre l’infinito, ai mille provvedimenti contro la corruzione, l’evasione fiscale, i privilegi e gli stipendi dei parlamentari, i tagli delle auto blu, i tagli delle Province e degli sprechi, la lotta alla criminalità organizzata e via dicendo mai attuati e neanche mai pensati…è stato un crescendo di veri e propri “numeri” da circo…che non fanno ridere nessuno…e nei quali non credono neanche più loro stessi e quelli che vogliono proseguire nella loro opera comica e devastatrice. In questi ultimi giorni si è distinto Passera, ministro dello Sviluppo economico, delle infrastrutture e dei trasporti…che non poteva lasciare il campo delle battute del secolo solo a Monti e alla Fornero…ci teneva anche lui a fare la sua “figura”. “L’Alcoa deve chiudere…anzi ci sono aziende interessate…anzi ci vogliono mesi per trovare una soluzione”. “I cervelli italiani in fuga all’estero?…un bene per il nostro paese…si vede che le scuole e le università pubbliche (che noi stiamo distruggendo) funzionano!”. “La chiusura dell’Ilva (che causa centinaia di morti l’anno) costerebbe miliardi”. Sui “numeri” da avanspettacolo di un governo di marionette vige, perenne, lo sguardo e la voce protettiva di Giorgio Napolitano: “vigilerò affinché l’Italia continui nel solco (solco?…baratro!) scavato…ops tracciato da Monti”. La commedia continua…non c’è più niente su cui poter ridere…non basta cambiare i comici sul palcoscenico…è tutto sbagliato…a partire dalla regia.