Cagliari, critiche ai legali di fiducia

Nel 2007 mio padre richiedeva tutta la documentazione in possesso del legale di fiducia scontrandosi con le solite negazioni e cospicue richieste di denaro, tergiversazioni varie e atteggiamenti irriguardosi. Mio padre era seriamente insoddisfatto della assistenza legale, poiché ha contribuito a questa grave situazione, e la documentazione era fondamentale per produrre fatti in suo favore. Mio padre rispose che lui era il cliente da soddisfare. Esternava gravi e penosi risultati, da 20 anni nonostante i denari consegnati. Fecero seguito richieste di tutta la documentazione con doglianze revocando tutti i mandati sia in materia civile che penale definitivamente e con effetto immediato poiché era venuto a mancare il rapporto di fiducia che necessariamente deve sottostare al mandato professionale conferito invitando il legale a consegnare tutta la documentazione. Non è mai stata riscontrata in 20 anni carta intestata, timbri di studio e supporto di denunce mettendo in evidenza le molteplici false condanne, archiviazioni come parte offesa e sentenze di assoluzione senza richieste danni. Dopo 20 anni di mandati, fasi processuali per nulla trasparenti, vicissitudini e controversie legali lievemente, “rappresentate”, mio padre ed io criticavano aspramente l’operato, l’attività svolta, le abnormi spese sostenute esageratamente e sproporzionatamente richieste proprio nei momenti di disperazione, difficoltà e necessità di assistenza legale, per altro, in certi casi garantita, ma dannosamente ricevuta, rispetto ai disastrosi risultati giudiziari ottenuti. Gli inadempimenti, le iniziative concordate, poi svanite, la mancanza da parte degli avvocati dell’obbligo di informazioni al cliente sullo svolgimento del lavoro, lo svolgimento degli incarichi, l’attività da svolgere o le iniziative e le soluzioni possibili da intraprendere. In 20 anni di mandati i risultati sono stati, fatta eccezione per alcuni procedimenti penali seppur riuniti visto l’elevato numero di procedimenti attualmente arrivati a carico (circa 100 denunce penali false): 51 compiacenti archiviazioni di denunce come parte offesa subite scritte personalmente firmate e depositate personalmente, poiché gli avvocati di fiducia, nonostante lecite richieste di esporre, produrre e supportare a firma dichiarazioni ed istruire nel modo di miglior tecnica procedimenti a favore con prova di documenti inconfutabili si sono, invece, trovate scusanti e rifiuti. Cause, richieste, permessi ed istanze quasi tutte perse e rigettate (la richiesta al tribunale della libertà in data 9 ottobre 2006 e il grave arresto-abuso, 7 decreti di rigetto per le uscite giornaliere, il ripristino di una semilibertà riuscita solo per limite della decorrenza dei termini di legge ossia 11 mesi di arresti domiciliari) mentre altre assolte per iniziative personali mediante denunce. In particolare: modelli 46 (seppur ingiustamente archiviati dalla Procura di Cagliari) tramessi dal Comando generale dei Carabinieri di Roma, la correzione di un processo penale da parte delle Istituzioni di competenza tramite personali denunce, e processi che andavano annullati. La trasmissione di due fascicoli a modelli 45 trasmessi da Istituzioni di competenza tramite personali denunce a sua volta trasmessi a Cagliari. Ossia la maggior parte di lavoro che doveva essere intrapreso dagli avvocati di fiducia e produzioni documentali in 20 anni!. I procedimenti penali (emersi abusi) in alcuni casi improduttivamente condotti hanno contribuito a falsa condanna. In diverse occasioni ci sono state vergognose ed offensive scenate ad urla di alcuni pm (Luca Forteleoni) situazioni nelle quali bisognava intervenire con più decisione, coraggio e Professionalità, invece di chiedere addirittura più volte scusa, stringendo addirittura la mano al pm a fine udienza, visto e considerato che in alcune occasioni è stato affermato che tutti i pm sono dei nemici. Una conferma di condanna di 2° grado che andava annullata di un procedimento penale di alcuni giudici di Cagliari (denunciati) attuali ricorsi in Cassazione inutili portando a falsa condanna definitiva ed a un pagamento di circa 11.000,00 euro! Un’altra sentenza anch’essa persa di 2° grado che andava annullata di un altro procedimento, senza nemmeno aver rilasciato copie integrali delle motivazioni, ma solo uno stralcio parziale mentre invece, sono stati forniti articoli di giornale e copie integrali di verbali d’udienza ritirati e pagati in cancelleria nonostante inutili. La mancanza di curare anche l’aspetto giornalistico dovuti chiedere personalmente sulla grave vicenda sbattuti nei giornali come “mostri” nonostante sentirsi rispondere che sono cose di “poco conto”Anche l’eclatante e grave arresto-abuso nel qual giorno l’avvocato non si è nemmeno precipitato per assistere mio padre se non tramite disperate vane richieste. Le risposte erano che aveva altro da fare!. La grave mancanza di assistere legalmente, accogliere, svolgere e seguire le richieste, durante gli arresti domiciliari, lasciando mio padre in totale abbandono, disinteresse e non curanza poiché in partenza. Le solite difficoltà di accordi, reperimenti e quanto altro ancora. Diverse erronee, improduttive e dannose difese (solo queste) senza mai in 20 anni una decisiva produzione di documenti a denuncia o contro-denunce, scritti, lettere, esposti, denunce ed azioni necessarie. Ciò ha comportato dei danni incalcolabili e un dispendio economico ingentissimo, colpa che costoro hanno, per giunta, ammesso solo dopo 20 anni. Mai messo nero su bianco dichiarazioni a denuncia, o garanzie legali scritte, mai preventivato una spesa legale forfettaria e mai decisive azioni legali in qualsiasi sede. A luglio 2006 consegnati dei denari, ad agosto 2006 altri, ad aprile 2006 altri ancora, per sentirsi dire con superficialità, offesa ed irriconoscenza, di non farsene niente. Ancor più vergognoso che in 20 anni non si sia avuto un processo come parte offesa con condanna della controparte e risarcimento danni. Oltre la tragedia giudiziaria subita, solo evidenze di “interessi” a portare avanti tutto l’iter giudiziario se non a discapito del cliente. Le sgradevoli, fastidiose, offensive, reiterate ed irritanti richieste di denaro sempre nei momenti di disperazione, difficoltà e urgenti necessità di svolgimento ed assistenza legale hanno lascito forti dubbi su esclusivi interessi economici. Nell’udienza del 7 giugno 2007 di falso tentato omicidio, a conferma i pesanti ammonimenti, diffide e sgradevoli azzittimenti, senza mai istantanee repliche pubblicate anche nel giornale. Alcuni mandati per deduzioni e dati di fatto sono stati dubbi. Le aggiuntive richieste di denaro o parcelle hanno recato un gravissimo danno economico per vedere compiacenti condanne e solo spese. Tutte le richieste e motivazioni delle compiacenti archiviazioni delle denunce sono state espletate personalmente senza mai un supporto legale di fiducia. Le “abnormi spese” ed “anticipazioni” di denaro sono state un danno incalcolabile, senza contare le spese per marche da bollo ritiri di verbali d’udienza e sentenze inuttilizzabili. A luglio 2007 dopo aver richiesto tutta la documentazione è stata fornita solo in parte non è stata messa nemmeno in ordine cronologico ma utilizzata solo per gli “archivi storici”. In alcuni casi si è sopportato di sentirsi dire che se volevo la documentazione ci sarebbero voluti altri soldi in caso contrario sarebbero stati richiesti in modo meno amichevole. Denaro erogato in 20 anni per vedere abusi. Anzi si sono dovute sopportare frasi irrispettose dagli avvocati di fiducia cioè che non sapevano cosa farsene di cifre esigue. Costretti personalmente a richiedere apertura di procedimenti penali contro i magistrati di Cagliari (cosa che avrebbe dovuto fare un legale visto che non lo fà nemmeno per la controparte). Ma i legali di fiducia rispondono che non gli importa nulla. A settembre 2007, dopo svariate controversie, mio padre si ritirava parte della documentazione. Nessun legale ha denunciato in 20 anni tale persecuzione giudiziaria di cui si è vittima!. In alcuni casi si è dovuto sentire dai legali che i soldi non erano un problema, perchè la disastrosa situazione giudiziaria ed economica in cui si è vittima era dovuta ad una cattiva difesa finora sostenuta chiedendo subito anticipi di denaro. Con indicibile sacrifico sono stati consegnati dei denari poi altri, altri ancora, e così via, anche in previsione di vacanze o impegni personali sostenendosi dire aver bisogno di: “…respirare…di riposarsi…di andare in vacanza…”. Diverse volte si è manifestata la volontà alla revoca. Per le cause di lavoro ci sono state “promesse da marinaio” inizialmente i legali di fiducia hanno riferito di occuparsene poi non più. Più di una volta hanno sostenuto di essere dei “fratelli o amici”. Non sono mai stati chiesti trasferimenti del processo per legittima suspicionené quantomeno per incompatibilità ambientale nonostante promesse. C’è stato anche riferito che il Procuratore generale presso la Corte d’Appello di Cagliari era:“…dalla parte di mio padre…”. Per le denunce concordate hanno cambiato come si suol dire “bandiera”. Dopo aver inviato scritti chiarificatori sulle linee d’azione alcune delle quali mai risposte, contattati più volte chiedendo urgenti colloqui per chiarire aspetti in previsione d’udienze o altro, nessuna risposta o soluzione. Anzi in alcuni casi i legali si sono sentiti inspiegabilmente “offesi” solo per aver esternato lecite richieste. Alcuni hanno risposto di riprendermi la documentazione con un “tir“, perché non ne volevano più sapere. Dopo 2 anni tra arresti domiciliari ed obbligo di fissa dimora di mio padre fuori dal Comune di Cagliari non hanno mai fatto una denuncia a firma e timbro di studio contro la controparte né quantomeno siano stati riusciti a far rinviare in giudizio la controparte sostenendo in modo inverosimile, che non ci sono elementi ed inoltre loro, non sono dei pm o dei Carabinieri mentre invece si sà che la denuncia a firma e timbro di uno studio legale hanno più valore giuridico rispetto a quella di un privato cittadino istruendo leciti procedimenti e contro-azioni a risarcimento danni ed a favore visti i fatti scandalosamente emersi. E’ risultato strano che nessun legale non abbia denunciato circa 51 compiacenti archiviazioni di denunce subite come parte offesa né altro ancora. Si sono attese solo decorrenze dei termini di scadenza per presentare domande o azioni legali. Richieste assidue di denari approfittando dei momenti di estrema necessità, senza espletare le richieste e sopratutto senza che ci sia stata una proporzione diretta tra la spesa effettuata e i risultati ottenuti, contribuendo a far perdere ricorsi di terzo grado in Cassazione nonostante alcuni “patrocinanti in cassazione” portando la mia famiglia condanne definitive trovando motivazioni di “limitazione tempo”. Hanno dimostrato di lavorare solo sulla difesa. Nessuna contro-azione scritta a denuncia per quanto concerne i fatti gravissimi emersi contro la controparte al tribunale di Cagliari. Sono stati richiesti più volte colloqui con alcuni Procuratori locali per cercare di risolvere la situazione ma hanno risposto:“…dubito che alcuni procuratori locali si muovano…”. Visti ennesimi rigetti gravemente negativi mio padre si era rivolto ad un terzo legale noto in ambito locale come “miglior penalista” di Cagliari l’avvocato Luigi Concas, il quale, inizialmente riferiva che non c’erano problemi, la vicenda di mio padre era risolvibilissima, inoltre, l’avvocato Antonio Piludu faceva testuali parole: “…QUELLO CHE VOLEVA LUI…”. Esordiva paradossalmente il colloquio dicendo: “…LO SAPETE OGGI QUEL’E’ LA CATEGORIA PEGGIORE?…GLI AVVOCATI” chiedeva 10.000 euro per sentenze già scritte a condanna. Alcuni giorni dopo essersi informato e dopo aver ricevuto un fax da mio padre (voluto, richiesto e poi rinviato all’avvocato Antonio Piludu) nel quale riportava fatti, documenti e prove a suo favore, l’avvocato Luigi Concas, dopo averlo letto sentendosi inspiegabilmente “risentito” rinunciava all’incarico imputando la “colpa” a tale scritto, stessa “giustificazione” resa in seguito dall’avvocato Antonio Piludu. Durante l’ultima udienza di falso “tentato omicidio”, l’avvocato Luigi Concas è stato visto a braccetto”con la controparte ossia Francesco Guarino Floris. Fatti simili riguardo l’etica dell’avvocato Mariano Delogu e figlio avvocato Pier Paolo Delogu i quali dopo aver chiesto l’incarico inizialmente avevano affermato: “…MA QUALE TENTATO OMICIDIO!…E’ GIA’ DERUBRICATO…”. Poi hanno rinunciato ammettendo conoscenza con Francesco Guarino Floris!. Pochi giorni dopo, in previsione della udienza penale, in aggiunta alla grave vicenda giudiziaria in corso pendente da 20 anni, l’avvocato Antonio Piludu di “punto in bianco” rinunciava al mandato conferitogli per gravi motivi di salute, lasciando mio padre in difficoltà, nonostante costui aveva un dovere in primis morale (similmente, come a suo dire…ad un “fratello”…) e/o “professionale” di concludere quantomeno l’incarico nel miglior modo possibile a difesa del proprio cliente. In tale contesto suggeriva altro legale, il quale, pur dimostrando una buona arringa (pagata 5.000 euro) ma con condanna in aggiunta ai 2.000 euro per la recente conferma di condanna di 2° grado di un pseudo-presidente Gian Battista Lelli (non comunicata se non su richiesta telefonica) nella quale avrebbe inizialmente effettuato denunce ed avrebbe prodotto assoluzione, prodotto documentazione e avrebbe recuperato denari al 2° grado pur sapendo dei procedimenti aperti contro i magistrati di Cagliari. Mai visti. Prima dell’appello di 2° grado l’avvocato ha risposto di rivolgermi ad un altro professionista. Situazioni gravissime, riprovevoli e vergognose. E’ emerso che per alcune cause nessuno si è personalmente presentato alle convocazioni fissate dal giudice ed inoltre tutte le azioni legali “garantite” riguardo l’illecito operato del pubblico ufficiale Antonio Cappellu come da loro proferito: “…mi sto prendendo un mese per lavorarci…ho una montagna di documenti contro il predetto…” non sono mai state esperite. Hanno imputato tali fatti, (creandosi degli “alibi” a scusante) diffondendoli, a terze parti e non agli interessati, per presunta “colpa” di mio padre per “aver fatto fare una brutta figura” davanti al noto avvocato Luigi Concas!”. E’ stato ammesso di essere stato assistito su cause di assoluzione, dovute all’ovvietà dei fatti, e ai così definiti “contentini” del tribunale di Cagliari per dare falsa parvenza di non essere un vero e proprio accanimento giudiziario organizzato. In tutti questi anni mio padre non è mai stato informato dai legali di fiducia (se non ultimamente) né quantomeno hanno trovato soluzioni, inoltre, mai esperite richieste scritte ad ottenimento dei motivi di tutte le compiacenti archiviazioni di denunce né quantomeno mai proposto richieste scritte di informazioni all’utenza per legge. Tutte nozioni che i legali di fiducia conoscevano benissimo!. I loro suggerimenti sono stati variati nel tempo sfruttando gli effettivi stati di necessità ed obbligo di assistenza legale. Una assistenza legale di fiducia, la quale ha aggiunto sospetti e dubbi sulla già nulla trasparenza del tribunale di Cagliari, conclusa con revocche al mandato e ritiro personale della documentazione senza l’ausilio (come loro dire) di un “tir“, poiché tale è riscontrato un normale fascicolo. Tutti i legali di fiducia conoscono la vicenda denunciata sostengono che si ha ragione però stranamente non hanno fatto né fanno nulla in tal senso contro la controparte e magistratura locale emersa gravemente illecita. Compiacenti stop, al fine di volute “mancanze di azioni legali” tramite passaparola. Solo interessi nel mandare avanti o allungare, come si suol dire la questione giudiziaria a discapito della vita e delle tasche dei clienti.

Cagliari, critiche ai legali di fiduciaultima modifica: 2013-02-18T10:19:00+01:00da patrizio-indoni
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